Non solo una questione di stile, ma anche di praticità e funzionalità: la scelta della tipologia di finestre è un aspetto fondamentale del planning di un edificio, con un’attenzione particolare all’apertura che ci consentirà di vivere al meglio i nostri spazi. Uno dei sistemi di apertura più diffusi è quello delle finestre a vasistas, indicato soprattutto per locali di servizio, magazzini, garage e fabbricati industriali.
Come funziona il meccanismo vasistas?
Le vasistas sono finestre che si aprono verso l’interno dell’edificio e che presentano le cerniere sul traverso inferiore, mentre la chiusura è posizionata sulla parte superiore. Questo sistema di apertura, in altre parole, permette di muovere l’anta dall’alto verso il basso, anziché di lato, mentre degli appositi fermi, detti “braccetti”, fanno in modo che l’anta non cada. Le finestre a vasistas sono prevalentemente usate in (e adatte ad) ambienti che non necessitano di affacci verso l’esterno, garantiscono una buona illuminazione, consentono lo scarico di fumi e, allo stesso tempo, il ricambio di aria.
Solitamente, vengono posizionate nei punti alti degli edifici, con particolari meccanismi che ne consentono l’apertura a distanza, come appositi ganci oppure con sistemi elettronici provvisti di telecomando. Ad oggi, l’apertura a vasistas è spesso combinata sulla stessa finestra con la apertura a battente più comune, per consentire la maggiore versatilità possibile. I principali vantaggi del sistema a vasistas includono:
- la possibilità di dare un’aerazione dell’edificio più controllata rispetto alle finestre di tipo battente;
- la possibilità di tenere aperte le finestre anche in caso di pioggia e vento;
Tra gli svantaggi di questa tipologia di finestre invece, rientrano:
- l’impossibilità di affacciarsi verso l’esterno dell’edificio;
- la difficoltà nella pulizia della parte esterna, possibile solo con accessori appositi, specialmente se la finestra si trova in una posizione molto alta;
- l’impossibilità di areare rapidamente la stanza in caso di necessità (problema particolarmente importante nel caso di cucine e bagni);
- la mancanza di un sistema per liberare il vano finestra, il che potrebbero risultare fastidioso nell’utilizzo domestico.
Tuttavia, a questi difetti è possibile rimediare utilizzando finestre a battente che abbiano insieme anche l’apertura a vasistas.
Come sganciare una finestra vasistas?
L’apertura a vasistas è particolarmente indicata in tutti quegli ambienti dotati di poco spazio: è, infatti, un sistema di apertura poco ingombrante, ottimale anche in condizioni di spazio ridotto, come, ad esempio, in presenza di piani di lavoro, macchinari o mobili accanto all’infisso.
Il procedimento per sganciare una finestra vasistas è semplice: prima di tutto, bisogna spingere l’anta in posizione parallela all’infisso; dopodiché, mentre si tiene premuta l’anta all’interno del vano, basta spingere in basso la levetta in metallo che si trova nella parte interna dell’anta.
Quando scegliere questa tipologia di finestra
La scelta di una tipologia di finestra piuttosto che di un’altra dipende dal contesto e da ciò che si sta cercando. A proposito del meccanismo di apertura, se la mancanza di spazio è il problema principale, le finestre con un’apertura di tipo vasistas possono davvero essere la soluzione migliore. Queste finestre, infatti, permettono di ottenere una buona illuminazione e di areare la stanza senza creare ingombro, risultando, quindi, perfette anche per sgabuzzini e bagni di piccole dimensioni.
Tuttavia, bisogna anche tener presente l’impossibilità di affacciarsi all’esterno e la difficoltà nel pulirle. Specialmente per uso domestico, l’utilizzo di finestre a battente che abbiano insieme anche l’apertura a vasistas è la scelta migliore.
Di conseguenza, è fondamentale valutare bene il tipo di stanza in cui si desidera posizionare la finestra, fare il punto sulle proprie esigenze pratiche e non solo sul semplice gusto estetico e consultare sempre professionisti per valutare la soluzione più adatta, soprattutto nel caso delle finestre vasistas la cui qualità della posa influenza profondamente l’efficacia del meccanismo che si andrà ad inserire.