Vetro chiaro o extrachiaro? Quali sono le differenze

Come ben sappiamo ci sono varie tipologie di vetro, in questo articolo ne analizzeremo due in particolare: il vetro float, chiamato comunemente “vetro chiaro”, e il vetro extrachiaro.

Fare chiarezza su questa differenza è molto importante, perché vi permetterà di apprezzare maggiormente la qualità del prodotto finito che andrete a scegliere per i vostri ambienti.

Come capire se è vetro extrachiaro?

Il vetro extrachiaro è un vetro molto pregiato. Si tratta di un vetro completamente trasparente, incolore, grazie un particolare trattamento che riesce ad eliminare il 90% dell’ossido di ferro e alla selezione di una tipologia molto particolare di silice, più chiara rispetto a quella usata più frequentemente.

Inoltre, il vetro extrachiaro è un vetro brillante, grazie alla sua eccezionale trasparenza è possibile applicarci smalti senza che esso alteri la colorazione finale.

Scelta perfetta per progetti di interior design o di arredamento, proprio per questa sua capacità di impreziosire e illuminare gli ambienti in cui viene inserito.

A differenza del vetro chiaro, o float, ha una resa estetica migliore, più bello senza dubbio da vedere. Grazie alla sua trasparenza, dona grande luminosità agli ambienti, e non altera le tonalità di colore che ha intorno.

È perfetto per la composizione di grandi vetrate o vetrine di alcuni negozi, come possono essere ad esempio le gioiellerie.

Parlando di costi, sicuramente ha un costo superiore al più classico, ma da sottolineare che proviene da una lavorazione molto più complessa e articolata.

Cosa si intende per vetro Float?

Il vetro chiaro è senza dubbio la tipologia di vetro più comune, caratterizzato da una sfumatura verdastra che dipende dalla presenza di ossido di ferro nella composizione del vetro.

Viene chiamato anche “float”, ovvero “galleggiare”, per via di uno dei passaggi che ne contraddistinguono il processo di lavorazione. Durante questo momento il vetro si trova infatti a galleggiare sullo stagno fuso. Si tratta di un vetro duttile, da cui è possibile ricavare vari spessori.

Mentre è allo stato ancora duttile, il vetro viene fatto colare su stampi di spessori diversi, dopo il processo di cottura il vetro passa attraverso il processo di taglio e trasformazione.

Seppur più comune e meno costoso del vetro extrachiaro, il vetro float per caratteristiche è garanzia di qualità e resistenza, tali da coprire il 90% della produzione mondiale di vetro.

Oltre a un procedimento che permette di lavorare grandi quantitativi di materiale a basso costo, questa lavorazione porta alla creazione di un prodotto che può avere diversi punti di forza, come:

  • il vetro può essere sottoposto a diversi processi di salatura, decorazione, curvatura, coatizzazione, stratificazione
  • non causa aberrazioni visive
  • disponibile in varie colorazioni 

È interessante sapere che se il vetro float viene sottoposto a “tempratura” diventa molto più resistente alla rottura e allo shock termico. Ad esempio, il vetro temperato viene utilizzato nei box doccia, nelle auto e nei mobili in vetro.

Vantaggi dell’extrachiaro rispetto ad un vetro float

Il vetro extrachiaro viene impiegato solitamente quando l’estetica gioca una grossa parte all’interno del progetto, infatti questo vetro permette un’illuminazione eccellente e non altera i colori intorno. È un vetro perfetto per gioiellerie o luoghi in cui per nessun motivo bisogna alterare l’immagine, come ad esempio terrazze panoramiche. Inoltre, è consigliabile utilizzare questo tipo di vetro in situazioni in cui c’è un elevato rischio di rottura dovuto allo shock termico. Il vetro extrachiaro è infatti più adatto a resistere a questo tipo di situazioni.

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